The most charming place in the ancient palace of the sultans - Topkapi palace in Istanbul - is undoubtedly the harem, a place that fed our imagination for centuries, without losing its evocative power.
Contrary to popular belief, the harem was not a kind of brothel, but the private area reserved for the Sultan and his family (including, of course, his wives). Here lived his mother, the sultan himself and all his women, among beautiful gardens, fountains, pools, rooms richly decorated with blue and white tiles, gold, fabulous jewels (such as the giant chandelier completely covered with diamonds that you can still admire in the treasure room), porphyry columns, white marble, mother of pearl inlaid doors and carpets with extraordinary designs. All was protected by a system of rooms guarded day and night by blacks slaves eunuchs (yes, they were cut off the genital organ ...). Here selected girls were educated to become finally wives of some officials, or of the vizier, or of a commander or - for the most beautiful of them and fortunate - wives of the sultan. In any case, if a girl entered in here, had already assured their own future. :)
Il posto più affascinante all'interno dell'antico palazzo dei sultani - il palazzo Topkapı, a Istanbul - è senza dubbio l'harem, un luogo che da secoli nutre l'immaginario collettivo senza perdere la sua forza evocativa. Contrariamente a quanto si crede, l'harem non era una specie di bordello, ma la zona privata riservata al sultano e alla sua famiglia (comprese, ovviamente, le sue mogli). Qui vivevano la madre del sultano, lo stesso sultano e le sue donne, fra giardini meravigliosi, fontane, piscine, stanze riccamente decorate da piastrelle bianche e blu, ori, gioielli da favola (come il gigantesco candeliere completamente ricoperto di diamanti che si può ammirare tutt'oggi nella stanza dei tesori), colonne di porfido, marmi bianchi, porte incastonate di madreperla e tappeti dai disegni straordinari, protetti da un sistema di anticamere sorvegliate notte e giorno da schiavi neri eunuchi (sì, veniva loro tagliato l'organo genitale...). Qui le ragazze (bambine) prescelte seguivano un percorso di studi e un'educazione che le avrebbe portate a diventare mogli di qualche funzionario, del visir, di un comandante o - per le più belle e fortunate - il non plus ultra: mogli del sultano. In ogni caso, se una bambina entrava qui dentro, aveva già la strada spianata e il futuro assicurato. :)